Leonardo da Vinci, Homo Vitruviano
inque secoli fa, Leonardo da Vinci delineava nell'Homo Vitruviano i rapporti da adottare per la progettazione di opere architettoniche e d'ingegneria. La struttura fisica umana era al centro della realtà e le sue proporzioni rappresentavano un valore universale.

Se, dal punto di vista dell'armonia esteriore, questo principio é ancora valido, oggi l'uomo ha superato i limiti della propria  natura fisica ed ha raggiunto una conoscenza di sé molto più approfondita. Ha scoperto, per esempio, che gli stimoli sensoriali vengono registrati in zone diverse del cervello.


Il neurologo canadese Wilder Penfield ha disegnato, nel suo Homunculus, la mappa delle proporzioni che definiscono l'uomo moderno.Le proporzioni di questo «uomo virtuale» rappresentano fisicamente la sensibilità umana e rispettano uno schema di suddivisione della corteccia cerebrale in cui ciascuna area è preposta all'acquisizione di uno stimolo differente.

Wilder Penfield,Homunculus

Oggi sappiamo che i meccanismi che accompagnano le nostre azioni stimolano la mente e l'aiutano a ricordare. 

Le immagini e le azioni (per esempio, elencare usando le dita) sono un artificio che favorisce la memorizzazione. La comunicazione non verbale ha un ruolo determinante per l'interpretazione delle espressioni verbali.

Lo sviluppo della conoscenza dell'essere umano è alla base del metodo di comunicazione di PluriVerso. Viene considerato ogni aspetto che influisce sulla comprensione e sulla memorizzazione delle informazioni: non solo i contenuti dei testi vengono attentamente valutati, ma vengono affiancati con tutti quegli elementi estetici e simbolici che possono rendere i messaggi più efficaci, più chiari, più incisivi. 

Per PluriVerso comunicare significa, come ha detto Warren Weaver, occuparsi di «Tutti quei procedimenti attraverso cui un pensiero può influenzarne un altro».

Solo se si tiene presente ogni singolo elemento che fa parte di una comunicazione si può creare un rapporto costruttivo con l'interlocutore e il messaggio arriva correttamente a destinazione.

Referenze bibliografiche

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Ultima revisione Mar, 23 mar 2004